Smart working e stress

Lo stress lavoro-correlato si riferisce ad un'esperienza / sensazione negativa, associata a sintomi fisici come aumento del battito cardiaco, rapidità del respiro, secchezza delle fauci, mal di stomaco e palmi sudati e, a lungo termine, disturbi digestivi più gravi, crampi e aumento della pressione sanguigna / malattie cardiovascolari.

 

Inoltre possono comparire sintomi psicologici quali:

  • Anomia e afasia da stress: si tratta di uno dei primi segnali di deterioramento delle capacità del cervello. Si intende quella condizione in cui la produzione e l’elaborazione del linguaggio risulta difficoltosa. Situazioni in cui diventa difficile ritrovare un determinato vocabolo, sillabe e parole invertite all’interno di una frase, generale difficoltà nel produrre il linguaggio parlato e scritto, difficoltà di cui l’individuo è consapevole e frustrato.
  • Memoria di lavoro o working memory: si tratta della capacità che coinvolge la memoria a breve termine e che riguarda l’abilità di svolgere tutte le attività di routine. Si scordano i vocaboli, gli appuntamenti, nascono dubbi circa il modo di processare dei banali comportamenti. Ad attività in corso, si dimentica ciò che si sta facendo. È un fenomeno diffuso, segno di sovraccarico di stanchezza; è molto frustrante e comunemente l’individuo, quando se ne accorge, si preoccupa e si deprime.
  • Difficoltà di attenzione e concentrazione: si tratta di una sorta di confusione mentale da stress in cui il nostro cervello risulta sovraffollato di pensieri, stimoli, informazioni che non riesce a focalizzare e riordinare. Ne risulta una mente distratta e in difficoltà nel recepire gli stimoli esterni. Si crea una confusione mentale che crea problemi di memoria e concentrazione.
  • Mancanza di controllo degli impulsi e la sensazione di essere sopraffatti, perdendo il controllo.

 

In caso di situazioni di stress le persone si comportano in modo diverso dal loro comportamento "normale". Possono essere più arrabbiati, più conflittuali, mostrare meno tempo per gli altri e/o imporre un'urgenza a situazioni che non la richiedono.

Altri segnali possono includere affaticamento, propensione al turbamento, isolamento, auto-abbandono e depressione. Non si può dire in che modo una persona reagirà alla situazione di stress, ma ogni persona si comporterà in modo diverso dal suo precedente atteggiamento.

 

Affrontare lo stress

Abbiamo tutti diverse capacità di affrontare lo stress e una diversa tolleranza allo stesso. Ci sono persone, spesso classificate come personalità di "tipo A", che tollerano livelli di stress relativamente elevati e migliorano le loro prestazioni se sottoposte ad esso. Ci sono altre che hanno livelli di tolleranza molto bassi e riducono la loro produttività e le performance se sottoposte a stress. Le abilità per affrontarlo possono essere migliorate attraverso un regolare esercizio a compiti specifici - ad esempio, se una persona trova stressante parlare in pubblico, una maggiore e graduale esposizione a questa condizione può aiutare a ridurre lo stress da questa esperienza.

 

La gestione dello stress e l'apprendimento di tecniche che consentono di reagire efficacemente quando si inizia ad essere stressati sono punti importanti per aiutare le persone ad affrontare la loro reazione allo stress. Potrebbe essere importante dedicare più tempo all’esercizio fisico, alle passeggiate, ritagliare maggiore spazio da dedicare al rilassamento, modificare le abitudini sociali, cambiare il sistema di lavoro o riprogettare il lavoro in modo da ridurre l’esposizione alla causa dello stress.

In alternativa cercare di ridurre o eliminare i fattori di stress generali e specifici, per quanto possibile.

 

Infine va ricordato che il sostegno sociale è un mediatore che aiuta a ridurre gli effetti di una situazione stressante. Sappiamo tutti che avere una o più persone con cui parlare, risolvere problemi o condividere un'esperienza difficile, consente di alleviare parte della nostra angoscia. In ambienti stressanti, dove il supporto è disponibile e accessibile, la percezione del fattore di stress e lo stress risultante saranno ridotti. Pertanto sarà fondamentale cercare l’appoggio dei colleghi o del medico competente se ci si sente in tale condizione.

 

Nello specifico caso dello smart working per ridurre lo stress è bene:

  • Dedicare, se possibile, uno spazio tranquillo della casa ad “ufficio”.
  • Avere chiare le regole da seguire e ciò che l’Ateneo si aspetta dal lavoratore.
  • Programmare la giornata con orari precisi per le pause e per la fine del lavoro.
  • Conclusa l’attività spegnere il computer e cercare di non continuare a pensare al lavoro.
  • Mantenere i contatti con il responsabile e i colleghi, eventualmente con l’ausilio delle video conferenze.
  • Pianificare dell’attività fisica, sia con esercizi a casa che fuori.
  • Fare delle pause.